Efficientare la raccolta differenziata dell’organico, migliorarne la purezza merceologica e promuovere una visione strategica impiantistica per tutto il Sud Italia. 

Questi i temi al centro dell’evento “Il riciclo organico nel Centro-Sud: opportunità e sfide per il futuro” organizzato il 13 giugno a Napoli in occasione del Green Med Expo & Symposium 2024. 

Sul palco, moderati da Monica d’Ambrosio, direttrice di Ricicla TV, Massimo Centemero – Direttore del CIC e Lella Miccolis – Presidente del CIC, insieme ad Andrea Lanz – Resp. Centro Nazionale Rifiuti ISPRA, Antonio De Falco – Struttura di missione impianti di compostaggio CAMPANIA, Carmine Pagnozzi – Direttore Generale di BIOREPACK, Domenico Ruggiero Amministratore di ASIA Napoli.  

“Anche nel Sud Italia, il CIC ha un ruolo fondamentale nel dare voce agli impianti e promuovere una migliore intercettazione del rifiuto a matrice organica. – ha dichiarato Massimo Centemero in apertura di convegno – L’Italia del resto è leader nel mondo per la differenziata dell’organico, ma ci sono alcune criticità a livello nazionale e nei singoli territori. Ad esempio rileviamo che, rispetto alle prime esperienze di raccolta della frazione umida, la purezza merceologica di alcuni territori del Sud era straordinaria, ora invece rileviamo un peggioramento della qualità generalizzata in tutta Italia. Rileviamo una percentuale di MNC (materiale non compostabile) che aumenta di anno in anno: il dato del 2022 si attesta al 7,1%, ma la percentuale è in aumento con il rischio di aumento dei costi di trattamento e un conseguente incremento della tariffa dei rifiuti. L’Italia ha fatto quindi passi avanti straordinari nel generare un settore industriale nel campo del riciclo organico, ed oggi vogliamo individuare tutte le criticità e trasformare i dati che analizziamo e che portiamo in queste occasioni in proposte concrete e azioni correttive. Del resto l’Italia nei Criteri Ambientali Minimi relativi sia gli interventi sul verde pubblico che sulla qualità delle raccolte differenziate, ha previsto sia l’utilizzo del compost nelle opere pubbliche che obiettivi di qualità per la frazione umida raccolta in modo differenziato. Si auspica un maggiore impulso all’applicazione di queste norme”. 

 “Anche per ciò che concerne l’energia – ha concluso Centemero – non c’è un tema di contrasto tra produzione di energia e di materia. Per ridurre la nostra dipendenza da concimi di sintesi e fonti fossili, dobbiamo vedere nei prodotti della filiera del biowaste, ovvero compost e biogas, un profondo binomio e non un dualismo”.

A concludere l’evento, l’intervento della presidente del CIC Lella Miccolis. 

“L’Italia è stata apripista in Europa introducendo già nel 2022 l’obbligo della raccolta differenziata dei rifiuti organici. Tuttavia sono ancora diversi i Comuni in tutta Italia a non averla ancora introdotta, così come sono enormi i margini di miglioramento in particolare in alcuni territori del sud per ciò che riguarda la quantità e qualità della raccolta – ha dichiarato Miccolis – quello del biowaste è un esempio concreto di economia circolare, ma disattenderne l’importanza e trascurarne la qualità, rischia di far inceppare tutto il meccanismo inficiando quello che dovrebbe essere l’obiettivo primario, ovvero l’effettivo riciclo”.

“Apprezziamo che lo Stato abbia sostenuto da anni la produzione di energie da rifiuti organici, chiediamo anche un sostegno alla produzione di compost e non solo per l’utilizzo – ha aggiunto la presidente del CIC – inoltre gli impianti devono restare sostenibili anche dal punto di vista economico con garanzia dei flussi di rifiuti, con tariffe in ingresso corrette e che permettano di assicurare il lavoro di migliaia di operatori in tutta Italia. Come CIC siamo qui al Green Med Symposium perché crediamo che per risolvere queste criticita’ e per affrontare le nuove sfide all’orizzonte sia necessario fare rete ma anche lavorare sulla comunicazione e sensibilizzazione di cittadini e istituzioni”.

Rivedi l’evento nel video sotto riportato.