Le Festività, come ben sappiamo, sono sempre state motivo di convivialità, occasioni per condividere sorrisi, incontrarsi, ritrovarsi e festeggiare con abbondanti pranzi e cene. E, come sempre, si eccede nell’opulenza ritrovandosi ad accumulare avanzi che vengono suddivisi tra gli invitati e a dover gestire una grande quantità di scarti e rifiuti. Oltre a quelli legati ai pacchetti regalo e al packaging degli alimenti, vi sono gli scarti legati a queste grandi tavolate. Tra ciò che rimane sui piatti, stoviglie monouso e avanzi di vario tipo, è fondamentale gestire correttamente i rifiuti organici. Fare bene la raccolta dell’umido durante le festività non è difficile, ma richiede attenzione e alcune buone pratiche che possono fare la differenza.
Festività e raccolta dell’umido: perché è importante
Durante pranzi e cenoni di Natale e Capodanno, la quantità di rifiuti organici prodotti aumenta sensibilmente. Scarti alimentari, bucce di frutta e verdura, avanzi non commestibili dei diversi ingredienti utilizzati e il ricorso a stoviglie usa e getta contribuiscono a riempire velocemente i contenitori dei rifiuti. Diventa di fondamentale importanza lavorare per ridurre gli sprechi, in primis cucinando solo quello che realmente potrà essere consumato, servendo nei piatti porzioni più equilibrate e promuovendo tra cittadini e ristoratori la cultura della cosiddetta “doggy bag”. Parallelamente, è molto importante anche non perdere di vista la corretta raccolta differenziata e qui vi spieghiamo come realizzare una raccolta dell’umido di qualità durante le feste.
Le festività, infatti, sono un momento per stare insieme e condividere ma possono anche diventare un’opportunità per adottare buone pratiche che rispettino l’ambiente. Fare attenzione alla corretta gestione dei rifiuti, ridurre gli sprechi alimentari e scegliere materiali compostabili certificati sono gesti semplici che, però, fanno una grande differenza.
Ogni piccolo sforzo contribuisce ad un ciclo sostenibile: i rifiuti organici che separiamo correttamente e che vengono conferiti nell’umido diventano compost, che torna alla terra come fertilizzante naturale. In questo modo, chiudiamo il cerchio e contribuiamo a preservare le risorse del nostro Pianeta.
Ecco alcuni pratici consigli.
1. Scarti di cibo: cosa buttare nell’umido?
Gli scarti alimentari sono i principali protagonisti della raccolta dell’umido durante le feste. Ecco cosa puoi buttare nel contenitore dell’organico:
- Scarti di frutta e verdura: bucce, torsoli, semi e foglie.
- Avanzi di cibo: pasta, riso, carne, pesce, pane, dolci e altro ancora, purché non contaminati da materiali non compostabili. Ricordiamoci però che l’ottimo sarebbe non avere avanzi!
- Gusci: di uova, frutta secca e crostacei.
- Alimenti andati a male: purché privi di confezioni o imballaggi (a meno che il packaging non sia certificato compostabile).
Cosa evitare: non buttare nell’umido materiali non biodegradabili, come plastica, alluminio, vetro o carta oleata. Ricorda che solo i rifiuti organici possono essere trasformati in compost e vanno quindi rimossi eventuali pezzi di imballaggi che potrebbero rimanere attaccati al prodotto o alle sue bucce.
2. Stoviglie monouso: attenzione alla certificazione di Compostabilità
Nei giorni di festa amici e parenti sono solitamente tanti e le portate si moltiplicano. Come far fronte a tutti i piatti da mettere in tavola? Spesso si ricorre a stoviglie monouso che semplificano la gestione e fanno risparmiare tempo. Tuttavia, non tutte le stoviglie usa e getta possono essere conferite nell’umido.
È quindi bene ricordare alcuni punti fermi:
- Piatti, bicchieri e posate: assicurati che siano realizzati in materiale compostabile, come carta, bioplastica o fibre vegetali e che riportino chiaramente la certificazione di compostabilità (UNI EN 13432). Solo i prodotti certificati possono essere gettati insieme ai rifiuti organici.
- Spiedini, stuzzicadenti e stecchini: se sono in legno naturale (quindi non di plastica o metallo) possono essere conferiti nell’umido.
- Tovagliolini e carta da cucina:
- quelli bianchi possono andare nella frazione organica solo se sono sporchi di soli residui organici (non quelli utilizzati per pulire, impregnati di detergenti).
- i colorati: in tal caso vanno nella raccolta organica solo se certificati compostabili. Se non è specificata la certificazione, vanno nella frazione secca.
Attenzione a non farsi ingannare
È importante non farsi ingannare dai falsi riutilizzabili, come stoviglie e posate in plastica tradizionale che vengono vendute come prodotti che possono essere utilizzati più volte ma che in realtà vengono gettati dopo il primo utilizzo. Questa pratica, oltre a non fare bene all’ambiente, aumenta il rischio che prodotti non compostabili vengano conferiti erroneamente con la raccolta differenziata del rifiuto organico.
Perché è fondamentale la certificazione di compostabilità
La presenza di un marchio di certificazione di compostabilità secondo la norma UNI EN 13432 garantisce che il materiale o il manufatto si degradi completamente durante il processo di compostaggio negli impianti industriali, senza compromettere la qualità del compost ottenuto. È quindi essenziale controllare sempre che ci sia la presenza del marchio di certificazione prima di acquistare stoviglie monouso per le feste per poi poterle conferire con il rifiuto umido.
3. Consigli pratici per la raccolta dell’umido durante le Feste
Ecco alcune regole d’oro per gestire al meglio la raccolta differenziata dell’umido:
- Usa sacchetti certificati compostabili: per raccogliere i rifiuti organici, utilizza solo sacchetti certificati compostabili, riconoscibili dal marchio di conformità alla norma UNI EN 13432. I sacchetti in plastica tradizionale non sono adatti e possono compromettere il processo di compostaggio.
- Evita i materiali contaminati: non gettare nell’umido materiali non compostabili anche se sporchi di grasso o con residui alimentari (ad esempio, tovaglioli plastificati o contenitori in plastica). Il fatto che siano sporchi di cibo non li rende di per sé compostabili!
- Tieni separati i rifiuti: durante i pasti, utilizza contenitori separati per raccogliere l’organico, i materiali riciclabili (come vetro e carta) e i rifiuti indifferenziati. Questo semplifica la differenziazione e riduce gli errori.
4. L’importanza della prevenzione dei rifiuti
Infine, è bene precisare che il miglior rifiuto è quello che non viene prodotto! Ecco alcune idee per ridurre gli sprechi alimentari:
- Portare via gli avanzi: se hai ospiti e avanza del cibo ancora buono, distribuiscilo in contenitori riutilizzabili (come le classiche “schiscette”) e condividilo con amici e parenti. Questo gesto non solo riduce lo spreco, ma permette di prolungare il piacere delle pietanze preparate con cura.
- Creare nuove ricette: gli avanzi possono essere trasformati in nuovi piatti creativi. Ad esempio, con il pane raffermo puoi preparare polpette o zuppe, mentre con gli avanzi di carne o verdure puoi creare torte salate o insalate.
- Congelare ciò che non puoi consumare subito: molti cibi possono essere conservati in freezer per essere consumati nei giorni successivi.
Solo gli scarti e i rifiuti organici non commestibili dovrebbero finire nel contenitore dell’umido.
Con piccoli gesti di attenzione e consapevolezza, possiamo vivere le feste in modo più sostenibile, rispettando l’ambiente e contribuendo ad un futuro migliore per tutti.
Buone feste e buona raccolta differenziata!