Il Compostaggio domestico
Cos'è il compostaggio domestico
Il compostaggio domestico è una pratica semplice, divertente e concreta che sempre più spesso viene attuata da chi ha un giardino o un orto per ridurre la produzione di rifiuti e riciclare in proprio gli scarti domestici (della cucina e del giardino), trasformandoli in compost.
Praticato in Italia da migliaia di famiglie, viene sempre più spesso insegnato anche nelle scuole (soprattutto nelle scuole primarie), come laboratorio ambientale volto a sensibilizzare i bambini e i ragazzi sul tema della tutela del nostro pianeta, in un’ottica di Economia Circolare.
Linee guida sul compostaggio domestico
Il compostaggio domestico è il sistema più semplice e immediato per produrre compost.
Di seguito tutte le informazioni per chi volesse iniziare a praticare il compostaggio domestico e alcuni consigli utili per chi già lo pratica.
Segnaliamo che sempre più città hanno a cuore la salvaguardia dell’ambiente e, in quest’ottica, sono sempre più frequenti iniziative formative e corsi di compostaggio domestico che possono essere connessi (in alcuni casi) ad una riduzione della tassa sui rifiuti.
Vi suggeriamo di informarvi presso il vostro Comune.
Cosa compostare?
Posso compostare tutti gli scarti, i residui e gli avanzi di ogni tipo organico biodegradabile, ovvero aggredibili dai microrganismi.
Vanno invece evitati i rifiuti non biodegradabili, o ancora contaminati da sostanze pericolose, tossiche o nocive, oltre a vetro, plastica, carta, barattoli di latta o alluminio e tutto ciò che segue la strada della raccolta differenziata.
AVANZI DI CUCINA
avanzi di frutta e verdura,
uova e pane, fondi di caffè e di the.Fare attenzione a carne e pesce, cibi cotti che in un processo gestito in maniera non-ottimale possono attrarre roditori
SCARTI DEL GIARDINO E DELL’ORTO
ramaglie di potatura, sfalcio dei prati, foglie secche,
fiori appassiti, gambi, avanzi dell’orto
ALTRI MATERIALI BIODEGRADABILI
carta non patinata, cartone,
segatura e trucioli provenienti da legno non trattato
Come compostare?
Ci sono diversi “strumenti” o approcci al compostaggio domestico, diversi per struttura e per modalità di gestione.
Si possono utilizzare sistemi completamente aperti, che consentono di lavorare grandi quantità di scarti (la concimaia i il compostaggio in cumulo), oppure si può lavorare con contenitori chiusi di volume e forma variabile, generalmente fessurati sul fondo e sulle pareti (i composter).
Le regole d'oro per produrre un ottimo compost
IL LUOGO ADATTO
La collocazione ottimale della “zona cumulo” nell’orto e nel giardino è in un luogo praticabile tutto l’anno.
Il posto ideale sarebbe all’ombra di alberi che in inverno perdono le foglie, in modo che in estate il sole non essicchi eccessivamente il materiale e lo tenga al riparo dagli acquazzoni, mentre in inverno i tiepidi raggi solari permettano lo svolgimento delle reazioni biologiche.
LA TEMPERATURA
L’attività dei microorganismi durante il processo di compostaggio produce calore, aumentando la temperatura del cumulo.
Normalmente nella prima fase la temperatura nel centro del cumulo oscilla tra i 45° ed i 55°C ed è ottimale perché i microorganismi possano lavorare; successivamente vi sono una fase intermedia ed una finale in cui si ha una progressiva diminuzione della temperatura, fino ad arrivare a quella ambientale.
LA GIUSTA UMIDITà
L’acqua, come l’aria, è indispensabile per l’attività dei microrganismi che producono il compost e dovrà essere presente nel cumulo nella giusta percentuale:
- se il cumulo è troppo secco, la decomposizione microbica rallenta notevolmente; per farla ripartire bisognerà innaffiare e rivoltare il cumulo con l’apposito aeratore,
- se il cumulo è troppo bagnato c’è scarsità di ossigeno e la decomposizione si trasformerà in marcescenza (reazione anaerobica). In questo caso il cumulo dovrà essere rivoltato aggiungendo materiale secco, come per esempio trucioli di legno, foglie secche o pezzetti di cartone.
Per verificare la giusta umidità si può fare la prova del “pugno”: prendiamo con la mano
un po’ di materiale e stringiamo il pugno; se mantiene la forma e non si creano gocce
d’acqua l’umidità è giusta, se invece si sbriciola sarà troppo asciutto.
L'INDISPENSABILE OSSIGENO
Il compost “è vivo” e quindi ha bisogno d’aria: in un cumulo compatto non c’è ossigenazione e i microrganismi aerobi non possono vivere né nutrirsi.
Nel Composter l’aria entra dalle apposite feritoie e attraversa il cumulo: è quindi indispensabile che il cumulo all’interno del contenitore non sia compatto (attenzione alla troppa umidità !) ma soffice e strutturato.
Questo si ottiene con l’aggiunta di materiale grossolano come rametti, trucioli, foglie, paglia, ecc.
È buona norma rivoltare o smuovere il cumulo periodicamente con l’apposito aeratore per favorire la circolazione dell’aria.
La carenza di aerazione provoca la formazione di composti maleodoranti facilmente eliminabili seguendo i consigli suddetti.
IL CARBONIO E L'AZOTO
Il rapporto C/N (carbonio/azoto) è un elemento importante per il processo di compostaggio.
I materiali ricchi di carbonio sono fonte di energia per la vita dei microrganismi, mentre l’azoto è indispensabile per la crescita e la moltiplicazione degli stessi.
Un giusto equilibrio del C/N favorisce la decomposizione rapida:
- se nel cumulo prevalgono i rifiuti ricchi di carbonio come foglie, ramaglie, segatura, ecc., il processo ha un decorso molto lento a causa della scarsità di azoto disponibile; questo si risolve con l’aggiunta di scarti alimentari,
- se nel cumulo prevalgono rifiuti della cucina ricchi di azoto, libera un eccesso di ammoniaca provocando cattivi odori; in questo caso è sufficiente aggiungere rametti sminuzzati, foglie, pezzi di cartone, ecc., rimescolando il tutto per favorire l’ossigenazione.
Per un buon risultato, il rapporto medio C/N deve essere di circa 25 max 30.
- Visualizza e scarica la tabella con i rapporti carbonio/azoto dei rifiuti organici compostabili - disponibile a breve
Allestimento del cumulo e riempimento del composter
Quando si riempie il composter o si allestisce il comulo per la prima volta,
è consigliabile immettere nel contenitore un secchio di compost maturo,
oppure creare un letto composto da piccoli rami, paglia, trucioli o foglie
Alternare strati di
scarto umido e scarto verde
Fare attenzione al giusto rapporto carbonio/azoto dei materiali,
ma soprattutto all’umidità:
un eccesso di quest’ultima impedisce
l’aerazione (ossigenazione) del cumulo
Ricordarsi di rimescolare periodicamente
il contenuto del contenitore con l’apposito aeratore
Estrazione del compost
Quando i rifiuti si sono trasformati in un soffice terriccio nero e spugnoso, il compost è pronto per essere utilizzato.
Se il contenitore è pieno ma solo metà del cumulo maturo, è consigliabile svuotare e riposizionare il contenitore.
Il compost può essere “raffinato” con un’operazione di vagliatura che elimina le le parti legnose parzialmente decomposte.