Recentemente scienziati americani hanno verificato il comportamento del PLA in ambiente marino valutando l’impatto e la tossicologia del PLA “vergine” senza additivi:
-Nella prima parte dello studio si è caratterizzato il PLA a livello strutturale e chimico: come si idrolizza e si degrada, fornendo informazioni/spiegazioni che logicamente filano basandosi sulla struttura chimica del polimero e sulle sue proprietà chimico-fisiche.
-Nella seconda parte dello studio si giunge alla conclusione che il PLA può aver bisogno di molto tempo per degradarsi e quindi in ambiente possono ristagnare delle particelle, ma indipendentemente dal tempo queste, al contrario di quelle delle plastiche tradizionali, verranno bioassimilate e si mineralizzeranno completamente non permanendo nell’ambiente.
Fonte: Plastics Today