Lo abbiamo ricordato anche in occasione dell’ultima Giornata Mondiale del Suolo lo scorso 5 dicembre 2023: si stima che il suolo ospiti tra il 25% e il 35% circa della biodiversità totale, considerando tutti gli organismi viventi, tra cui i microrganismi che svolgono un ruolo fondamentale per il mantenimento della qualità del terreno e della sua fertilità. Tuttavia, a causa dei cambiamenti climatici e delle attività umane, i suoli si stanno degradando, esercitando una pressione eccessiva sulle risorse idriche, poiché l’erosione sconvolge l’equilibrio naturale e riduce la disponibilità di acqua per tutte le forme di vita.
Il suolo però è una risorsa non rinnovabile ed è quanto mai urgente prevedere interventi normativi che supportino Enti, imprenditori e Associazioni per attuare pratiche rigenerative atte ad arrestarne il degrado e la perdita di fertilità, riportando la materia organica nel suolo, per renderlo più resiliente e fertile e per contribuire alla decarbonizzazione dell’atmosfera attraverso l’assorbimento di carbonio.
Il compost può avere un ruolo centrale nel nutrire il suolo: dalla trasformazione dei rifiuti organici infatti si ottiene questo fertilizzante organico che, restituito alla terra, nutre ed alimenta la vita nel terreno e aiuta a contrastare il cambiamento climatico.
Proprio durante la Giornata Mondiale del Suolo 2023 abbiamo chiesto un commento ad alcuni degli ospiti del CIC presenti all’evento organizzato a Bergamo.
La Dr.ssa Anna Luise – Responsabile dell’Unità Strumenti di Sostenibilità ISPRA e Corrispondente Tecnico-scientifico UNCCD – ci ricorda perché è fondamentale la protezione, la conservazione e l’uso sostenibile del suolo.
Vi invitiamo ad approfondire guardando il video